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CAPPELLA RUCELLAI

Come abbiamo detto Carlo Maderno, quando costruì Sant’Andrea della Valle, fece venire a Roma il giovane nipote Borromini e lo impiegò come scalpellino, ma fece lavorare in S. Andrea della Valle anche Matteo Castelli di Melide (1560-1632). Anche lui ticinese e parente di Borromini. A Matteo Castelli si devono la Cappella Rucellai e la cappella Barberini.

La pala d’altare è di Francesco Manno (1754-1831).

L’arcangelo Raffaele è di ignota attribuzione.

I pennacchi della cupola sono di Bonvicino (1552-1622).

San Gabriele al cospetto del Padre Eterno è del Pomarancio (Cristoforo Roncalli 1552-1626), come pure del Pomarancio sono gli affreschi della cupola.  

A proposito del Pomarancio è bene sapere che di Pomarancio ce ne sono tre: Cristoforo Roncalli, Niccolò Circignani (1520-1597) e Antonio Circignani (1570-1630), tutti Pomarancio perchè nati a Pomarance in provincia di Pisa, vicino a Larderello.

 

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