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SUN AN’ SOUL - DREAM AN’ ROME

SAN SABA

San Saba
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Secondo la tradizione San Gregorio Magno e sua madre Santa Silvia avrebbero abitato nel convento di San Saba nel VI secolo.

Certamente nel VII secolo un gruppo di monaci, in fuga dalla Palestina invasa dagli arabi, si istallò in questo luogo per il resto disabitato. A partire dal XII secolo la chiesa fu ricostruita sopra alla precedente, oggi chiusa al pubblico; in tempi successivi ebbero luogo altri interventi, tanto che la facciata come oggi la vediamo ha un porticato settecentesco, mentre il loggiato è del quattrocento.

Al complesso di San Saba, oggi retto dai padri gesuiti, si accede attraverso un protiro del XIII secolo. L’interno della chiesa è a tre navate, che secondo il modello orientale terminano ciascuna con un abside.
Le colonne che separano le navate sono di spolio, cioè sono state prelevate da edifici dell’antica Roma, mentre il pavimento cosmatesco è del XIII secolo.

Sopra la cattedra episcopale si trova una eccellente Crocifissione del trecento.

San Saba - Crocifissione
San Saba, Crocifissione - clicca per ingrandire

A fianco della navata sinistra, in un ambiente noto come la IV navata si trovano gli stupendi affreschi del cosiddetto Maestro di San Saba, che risalgono al XIII secolo.

Gli arredi sono stati assemblati reimpiegando materiali d'epoca.

San Saba - gli affreschi della IV navata San Saba - gli affreschi della IV navata San Saba - gli affreschi della IV navata
San Saba, gli affreschi della IV navata - clicca per ingrandire

Gli affreschi della IV navata raffigurano la Vergine con il Bambino con ai fianchi Sant’Andrea e San Saba; Papa Gregorio Magno in trono tra due Santi e San Nicola di Bari con le tre vergini.

Bisogna confessare che il legame di San Nicola con Bari è dovuto al fatto che sue reliquie sono conservate appunto a Bari, ma in realtà nacque e visse in Asia Minore. L’episodio richiamato nell’affresco segue la tradizione secondo la quale Nicola, venuto a sapere che un uomo caduto in miseria intendeva avviare le sue tre figlie alla prostituzione, raccolto denaro a sufficienza e messo in un panno, lo lanciò alle tre vergini perché avessero la dote per sposarsi. 
Gli affreschi, recentemente restaurati, in mancanza di attestazioni sono attribuiti al cosiddetto “Maestro di San Saba”, ma secondo alcuni storici dell’arte sono del grande Jacopo Torriti e scuola.

San Saba (439 – 532) Archimandrita, vale a dire superiore di un monastero, fu un monaco bizantino venerato sia dai cattolici che dagli ortodossi. Dalla Cappadocia dove era nato si trasferì in Palestina dove fondò molti monasteri.

Alle spalle del complesso di San Saba si trova piazza Bernini, centro di un quartiere, costruito dal 1907 al 1914 da Quadrio Pirani, uno dei migliori se non il migliore esempio romano di edilizia popolare. Quadrio Pirani, nato a Jesi nel 1878, non fu un archistar, fu semplicemente un grande, grandissimo ingegnere.

 

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