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BRAMANTE

Donato Bramante (1444 – 1514), arrivò a Roma nel 1499, quando era già un architetto affermato.

Ebbe subito importanti commissioni, ricordiamo il chiostro di Santa Maria della Pace, il palazzo Torlonia e il famosissimo tempietto a San Pietro in Montorio.

Il tempietto a San Pietro in Montorio - clicca per ingrandire

In questo arco di tempo Papa Borgia lo nominò sotto architetto papale. Divenne primo architetto sotto Giulio II, che gli affidò il più prestigioso degli incarichi: la costruzione della nuova basilica Vaticana, che Bramante progettò secondo una pianta a croce greca.

Per Giulio II della Rovere realizzò anche il cortile del Belvedere, purtroppo molto alterato nei secoli successivi.

Per il cardinale Riario, cugino di Giulio II, costruì il meraviglioso cortile del palazzo della Cancelleria, aperto al pubblico.
Infine a Santa Maria del Popolo progettò la cappella del Coro con il grande arco trionfale, in epoca barocca disturbato dall’inserimento del grande (e brutto) altare.

Qualcuno attribuisce a Bramante anche il campanile di Santa Maria dell’Anima, unico nel panorama romano, ma l’attribuzione più corretta sembra sia dovuta ad Andrea Sansovino.

Il Campanile di Santa Maria dell’Anima

 

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